Monastero S.Antonio in Polesine nella città estense, il complesso voluto per accogliere Beatrice d’Este, figlia di Azzo VII Novello d’Este, e le giovani che, come lei, intendevano seguire la regola benedettina.Il marchese acquistò terreno ed edifici nel 1257 dai padri agostiniani che si erano lì stabiliti sin da circa l’anno 1000. Era una piccola isoletta creatasi sui terreni paludosi ( da qui il nome S.Antonio in Polesine) . L’anno seguente Beatrice e le sue compagne si trasferirono nel complesso, bisognoso tuttavia di lavori ed ampliamenti.
Beatrice morì nel 1262.
Il complesso subì numerose modifiche le più significative furono eseguite nel XIII e XIV sec. La chiesa venne consacrata 1413.
Le due attuali chiese, ottenute dividendo l’edificio per realizzare lo spazio per i fedeli e l’altro per le monache fu eseguito già nel 1473
La chiesa esternafu corredata da uno splendido organo, opera di Giovanni da Cipro che nel 1796 fu traslocato nella chiesa del Suffragio.
Nuovi altari e grandi tele abbellirono la chiesa nel ‘600. Nel 1667 il soffitto fu affrescato da Francesco Ferrari, che aiutato dal figlio adottò come tema per la decorazione ” Madonna col Bambino in gloria ed i Santi Antonio e Benedetto”
Con l’arrivo dei francesi che nel 1796 chiusero la chiesa ed il convento fu utilizzato come carcere.Bisogna attendere il 1924 per rivedere in attività il monastero , nella cui area settentrionale del chiostro si trova il sepolcro della beata fondatrice. Dalla sua tomba di marmo periodicamente sgorga un’acqua miracolosa chiamata ” Lacrime della Beata”.