Cristoforo da Messisbugo
Messi detto Sbugo (come si legge in documenti autografi) o Cristoforo da Messisbugo nacque a Ferrara sul finire del ‘400, sembra da una famiglia originaria delle Fiandre. Grazie al matrimonio con la nobile Agnese di Giovanni Gioccoli occupò importanti incarichi presso la corte degli Estensi, in veste di amministratore di fondi ducali e soprattutto in qualità di scalco, così da meritare il titolo di Conte Palatino, concessogli dall’imperatore Carlo V nel gennaio del 1533. Morì nel 1548 a Ferrara e fu sepolto nel monastero di S.Antonio in Polesine.
“Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale”. Questo libro, comparso per la prima volta a Ferrara nel 1549 postumo, è il più fantasioso e completo tra i manuali gastronomici del Cinquecento.
Il Cristoforo da Messisbugo non va confuso con un capocuoco e nemmeno con gli artisti di gastronomia dell’epoca: era un gentiluomo, un dotto, un umanista che nella prima metà del 500 entrò nel favore della Corte degli Estensi. Intorno al cibo, la Corte ferrarese organizzava per gli ospiti spettacoli di livello eccelso e il tutto era orchestrato proprio dal Messisburgo. Viene ricordato il banchetto del 24 gennaio del 1529, in occasione delle nozze del principe Ercole con la figlia del re di Francia alla presenza di Isabella d’Este Gonzaga.